di Emilia Beria d’Argentine
Gli immobili, i titoli di Stato, le valute forti e gli oggetti di lusso…
Questi sono certamente i beni verso i quali va il pensiero collettivo quando si vuole proteggere i propri risparmi. Nonostante ciò, uno solo presenta vantaggi unici, che lo distinguono nettamente e lo posizionano al primo posto.
In un contesto economico caratterizzato da incertezze geopolitiche e volatilità dei mercati finanziari, l’ORO si conferma ancora una volta, come la storia ha già dimostrato, il bene rifugio per eccellenza. Mentre altri asset mostrano i loro limiti, l’oro mantiene intatta la sua attrattiva millenaria.
Analizziamo velocemente le caratteristiche di ciascuno e confrontiamoli tra loro.
- Immobili: Il settore immobiliare italiano attraversa ormai da tempo un periodo di difficoltà, con previsioni di ulteriore calo (fonte Confcommercio). La difficoltà nel liquidare rapidamente e i lunghi tempi di vendita rappresentano ostacoli significativi per chi cerca protezione rapida del capitale. Inoltre non va sottovalutato un fattore importante come i costi di manutenzione, causati anche dalle crescenti pressioni legislative che impongono vincoli sempre più restrittivi.
- Titoli di Stato: Benché considerati sicuri, i rendimenti dei titoli governativi rimangono esposti alle fluttuazioni dei tassi d’interesse e alle politiche monetarie, dunque non possono determinare quella sicurezza ricercata in un investimento sicuro.
- Valute Forti: Il dollaro americano, tradizionalmente considerato rifugio sicuro, sta affrontando sfide strutturali importanti – e le recenti politiche statunitensi ne sono la conferma – che mettono in discussione sempre più la sua reale stabilità.
- Oggetti di Lusso: Orologi, gioielli, monete antiche e opere d’arte, seppur affascinanti, soffrono di scarsa liquidità, richiedendo tempi lunghi per la vendita al prezzo desiderato e comunque sono sempre soggetti alla moda e ad un giudizio spesso troppo soggettivo.
Le Peculiarità Uniche dell’Oro
Perché invece l’oro domina tra i beni rifugio? L’oro si distingue per alcune caratteristiche che lo rendono incomparabile: vediamo le 4 più importanti.
- Liquidità Globale | Come sottolinea Banca d’Italia (Banca d’Italia – Pictet) l’oro “… può essere utilizzato come garanzia per ottenere dei prestiti sul mercato“, garantendo convertibilità immediata in qualsiasi mercato mondiale.
- Scarsità Intrinseca | La scarsità naturale rende l’oro un bene finito, vale a dire che non potendo essere prodotto ha una disponibilità limitata, che conferisce un valore stabile nel tempo.
- Riconoscimento Istituzionale | Le banche centrali “sono ritornate ad essere acquirenti nette di oro” dopo decenni di vendite, confermando la solidità del metallo prezioso anche a livello istituzionale.
- Vantaggio Fiscale | L’oro da investimento gode di un trattamento fiscale favorevole in Italia – essendo esente IVA secondo la Legge n°7 del 2000 – rappresentando un vantaggio concreto rispetto ad altri asset. (vedi info IPSOA)
Prospettive di Crescita
Le riserve auree italiane sono cresciute da 88 miliardi di euro nel 2018 a 147,9 miliardi a febbraio 2024, testimoniando la fiducia istituzionale nell’oro, con previsioni sul prezzo dal 2024 al 2040 che suggeriscono un trend rialzista continuo, guidato dalle incertezze economiche.
Investire in oro è straordinariamente semplice: dall’acquisto fisico di lingotti e monete certificate, agli ETF con replica fisica, fino ai servizi specializzati dei banchi metalli. Gli ETC con replica fisica rappresentano “una soluzione pratica e facile per investire in oro senza altre problematiche”.
Conclusioni
In un panorama di beni rifugio sempre più complesso, l’oro mantiene la sua supremazia grazie a liquidità globale, vantaggio fiscale, riconoscimento istituzionale e prospettive di crescita. Per chi cerca protezione sicura e affidabile del capitale, l’oro rimane la scelta più saggia e strategica.


