Il grande settembre dei musei veronesi

Dante e molto altro nel grande settembre dei Musei Veronesi: mentre continuano, con ampio riscontro, le mostre e le diverse iniziative del Settimo Centenario Dantesco (Centenario del quale la città di Verona si è imposta come protagonista di rilievo), i Musei Civici offrono a veronesi e turisti un fitto insieme di proposte culturali su temi diversissimi e stimolanti.

A cominciare da un appuntamento molto atteso e partecipato: la Giornata della Didattica, che riunirà presso il Palazzo della Gran Guardia, il 7 e l’8 settembre 2021, enti, associazioni, cooperative, società, fondazioni, gruppi culturali, ma anche realtà produttive e artigianali presenti sul territorio, che  intendono presentare la loro offerta didattica alle scuole veronesi dei diversi ordini e gradi.

Dal 7 all’11 settembre, il Museo degli Affreschi, offre la preziosa cornice per Edipo Re in Virtual Reality, su proposta dell’Estate Teatrale Veronese.

Si tratta di una produzione originale immersiva, che sposa teatro, cinema e multimedialità. Lo spettacolo inscena uno dei drammi più antichi, l’Edipo Re di Sofocle, nella realtà virtuale, sfruttando la tecnologia più d’avanguardia, in un atto teatrale altrettanto intenso e coinvolgente.

Lo spettatore, grazie alla riscrittura di Sara Meneghetti, non assiste passivamente allo svolgersi degli eventi ma, con i suoi movimenti, può decidere il punto di vista e il ritmo con cui la trama si dipana.

L’11 e il 12 settembre, il Museo di Storia Naturale partecipa a Giardini Aperti a Veronetta, l’evento organizzato, in collaborazione con il Comune di Verona, dall’Associazione Giardini Aperti Verona, creata da professionisti e amanti del verde per sensibilizzare sui temi del paesaggio, del giardino e della sostenibilità.

Nelle due giornate diversi giardini privati, di norma preclusi al pubblico, aprono le loro porta alle visite. Il Museo di Storia Naturale, da parte sua, oltre ad aprire al pubblico il suo giardino interno, ospita nel suo ingresso la mostra Ecosofia, organizzata in collaborazione con l’associazione culturale Fonderia 20.9.

Dal 16 al 19 settembre, il Museo di Castelvecchio, così come altre sedi museali, accoglieranno alcune manifestazioni della XIX edizione del Tocatì, il popolare Festival Internazionale dei Giochi in Strada.

Nazioni ospiti di questa edizione sono Belgio, Cipro, Croazia e Francia, Paesi che supportano la candidatura UNESCO del Tocatì al Registro delle buone pratiche di salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale. Il tema prescelto per questa edizione è tra i più affascinati e coinvolgenti: l’acqua.

Nuovamente il Museo di Storia Naturale propone, il 21 settembre, la presentazione del libro di Damiano Cappellari Alla scoperta del Conte Ettore Arrigoni degli Oddi. Il Re degli ornitologi-cacciatori italiani. Ad essere attentamente indagata è la figura del nobiluomo veneto che creò, con rigore scientifico, una straordinaria collezione di uccelli tassidermizzati.

Nella conservazione di questi volatili ebbe a collaborare strettamente con Vittorio Dal Nero, tassidermista tra i più accreditati della sua epoca e direttore, negli anni venti del Novecento, del Museo di Storia Naturale. Nell’occasione si potrà ammirare la nuova sala espositiva del Museo dedicata alle collezioni naturalistiche e a Vittorio Dal Nero.

Nella sala sono visibili gli strumenti di lavoro del tassidermista e le modalità di conservazione delle collezioni ornitologiche del secolo scorso. In una parte della sala è invece stato allestito un laboratorio “moderno” che sarà utilizzato per illustrare nuove tecniche di ricerca e per le attività didattiche.

Lo stesso Museo propone, dal 23 settembre al 24 ottobre, la mostra Bolca, nuovi eccezionali ritrovamenti, riservata ai più recenti ritrovamenti fossiliferi.

L’apertura della mostra è prevista in concomitanza con il convegno dell’ATS per la Val d’Alpone patrimonio UNESCO Il patrimonio paleontologico della Val d’Alpone tra conservazione, valorizzazione e fruizione, con un ricco programma di interventi attesi per venerdì 24 settembre, presso il Museo dei Fossili di Bolca, e sabato 25 settembre, presso la Sala Consiliare del Municipio di Roncà.

È un suggestivo viaggio nel tempo, in due tappe, quello proposto, il 28 settembre da Federica Gonzato, Direttore del Museo archeologico nazionale di Verona e del Museo Nazionale Atestino che, al Museo di Storia Naturale, presenterà il volume da lei curato Vivere tra terra e acqua.

Dalle palafitte preistoriche a Venezia, catalogo della mostra in corso sino al 31 ottobre nella città lagunare, a Palazzo Corner Mocenigo. 1600 anni fa prendeva forma la città di Venezia, innalzata su una fitta rete di pali infissi nel terreno limoso della Laguna. Più di due millenni prima, lungo l’intero Arco Alpino, le popolazioni dell’Età del Bronzo innalzavano su pali i loro piccoli agglomerati “urbani”, di cui il Museo di Storia Naturale conserva ampia testimonianza. 10 anni fa, l’UNESCO riconosceva i Siti Preistorici Palafitticoli dell’Arco Alpino come Patrimonio dell’Umanità.

Analogo riconoscimento la città di Venezia lo aveva ottenuto nel 1987.
Due “storie di pali”, lontane secoli e secoli, ma vicine geograficamente e culturalmente.

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