GDO, il ruolo dell’Industria di Marca

GDO e il ruolo dell'Industria di Marca di Stefano Baldoin, i Bibanesi, carrello della spesa

intervista a Stefano Baldoin, i BIBANESI

Negli ultimi anni, il settore della Grande Distribuzione Organizzata (GDO) ha subito cambiamenti profondi, spinti sia da trasformazioni economiche e sociali che da mutate abitudini di consumo. Questi cambiamenti hanno avuto effetti su vari attori del mercato – Industria di Marca, Private label e la GDO stessa – favorendo da una parte l’ascesa dell’e-commerce e, dall’altra, evidenziando una crisi delle grandi superfici di vendita tradizionali.

La Grande Distribuzione Organizzata ha svolto per decenni un ruolo centrale nella commercializzazione dei prodotti dell’industria di marca, un settore che ha puntato su qualità e innovazione per distinguersi e conquistare i consumatori. Tuttavia, negli ultimi anni, la pressione sui prezzi e la ricerca di efficienza da parte della GDO hanno aumentato la competizione tra le private label (prodotti a marchio del distributore) e i brand storici.

Se da un lato la GDO ha spinto per un abbassamento dei prezzi, anche in linea con le richieste dei consumatori, dall’altro l’industria di marca ha cercato di mantenere un posizionamento distintivo, puntando su qualità, sostenibilità e innovazione.

Private Label vs IdM

Le private label – ovvero i prodotti a marchio delle più note catene di distribuzione – erano un tempo apprezzate per il buon rapporto qualità-prezzo. Tuttavia, l’aumento dei costi di produzione sta spingendo le catene della GDO a ridurre la qualità per mantenere i margini, con conseguenze non indifferenti sulla percezione del consumatore.

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In questo contesto, un marchio come Bibanesi – noto brand per la produzione di prodotti da forno – è in una posizione di vantaggio, potendo proporre prodotti premium che rispettano rigorosi standard qualitativi. La sua qualità artigianale, infatti, rappresenta una garanzia di autenticità. Nella competizione tra prodotti a marchio del distributore e dell’industria di marca, Bibanesi incontra quindi il favore e il riconoscimento da parte di quei consumatori, che cercano un prodotto di alta qualità a discapito di scelte più economiche.

eCommerce e fuga dai Megastore

La crisi dei negozi di grandi metrature è ormai evidente. Centri commerciali e ipermercati stanno subendo una riduzione di traffico a favore di formati più piccoli e specializzati.

I consumatori preferiscono esperienze di acquisto rapide e vicine alle proprie abitazioni, scegliendo canali come i supermercati di quartiere o gli acquisti online, realtà che la narrazione popolare rappresenta sempre come causa di ‘concorrenza’, mentre si tratta più probabilmente di elemento di ‘convergenza’. A parer mio il trend suggerisce che una maggiore specializzazione – la macelleria o la pescheria ad esempio – e una dimensione più contenuta, sono le vie più efficaci per rispondere alle esigenze del mercato attuale.

L’e-commerce in Italia ha avuto una crescita straordinaria negli ultimi anni, influenzando profondamente anche il settore della Grande Distribuzione Organizzata (GDO). La trasformazione digitale ha avuto un’accelerazione significativa in particolare a seguito della pandemia, che ha spinto molte famiglie a sperimentare per la prima volta l’acquisto online di prodotti alimentari e di largo consumo. Oggi, il canale digitale è una parte essenziale della strategia della GDO, ma il percorso verso una piena integrazione è ancora complesso e presenta sfide e opportunità uniche.

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Il settore della GDO ha tradizionalmente registrato ritardi nell’adozione dell’e-commerce rispetto ad altri Paesi europei come il Regno Unito e la Francia.

Ma il cambio di passo avvenuto negli ultimi anni ha portato molte catene a sviluppare piattaforme di vendita online o a collaborare con operatori specializzati. Questi servizi hanno introdotto nuove abitudini di acquisto per molti italiani, i quali ora si aspettano un’offerta online ampia e una logistica efficiente. L’e-commerce non è solo un canale di vendita, ma anche uno strumento per migliorare la customer experience e raccogliere dati sulle preferenze dei consumatori. Le piattaforme digitali consentono alle catene di creare un’offerta personalizzata e promozioni mirate che fidelizzano il cliente.

Tuttavia, per competere con i giganti dell’e-commerce, la GDO deve investire in esperienze utente di qualità, curando ogni aspetto del percorso d’acquisto: dall’usabilità del sito, alla precisione delle consegne, alla trasparenza sui costi.

Chi vince? Valori Condivisi e User Experience

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Per concludere, ritengo che tra le Industrie di Marca Bibanesi sia un esempio di come un brand possa competere nel mercato puntando su valori riconoscibili e condivisibili.

Anche nel passaggio generazionale, è stato garantito il mantenimento dell’alto standard, consolidando il valore di marca che associa qualità, tradizione e autenticità. L’azienda non a caso è stata insignita nel giugno di quest’anno  – durante i CONgraduation Awards 2024 organizzati da IUSVE, l’Istituto Universitario Salesiano Venezia, nella fantastica cornice di Villa Ottoboni a Padova – del premio Brand Innovation 2024 per “la capacità dimostrata nel tempo di creare un marchio innovativo e unico”.

Stefano Baldoin

Stefano Baldoin, dopo aver assunto l’incarico di responsabile commerciale in una società trevigiana del gruppo Imoco, fa parte del team aziendale fin dal 2011 e oggi riveste il ruolo di Direttore Commerciale di Da Re SpA – i Bibanesi.