Ma abbiamo tutti le idee chiare sul nostro target e cosa pubblicare per interessarlo veramente?
Una strategia di content marketing deve funzionare in ogni parte senza problemi, quando è fatta bene, indicare i temi, ottimizzare efficacia ed efficienza, ispirare contenuti di qualità e con risultati misurabili. Quale che sia il tipo di contenuto, l’obiettivo è sempre mantenere il pubblico agganciato.
Gli italiani passano più tempo sui social rispetto all’anno scorso – quasi un 1 minuto in più al giorno – a fronte di una riduzione dello 0,3% di persone connesse a Internet. A titolo ricreativo (ma mica tanto se diamo un’occhiata agli investimenti pubblicitari in Spotify) possiamo anche notare che è aumentato il tempo speso quotidianamente ad ascoltare la musica in streaming.
Le motivazioni che li spingono ad accedere online, sia nel web che nei social, sono invece invariate: cercare informazioni. Per il 73% in senso generale, il 67,5% per aggiornarsi sugli eventi e il 62,8% per contenuti how-to.
Tra le piattaforme più usate a livello globale, i motori di ricerca – fonte principale per la scoperta di nuovi brand, prodotti o servizi per il 40,8% dei navigatori italiani – mantengono la loro egemonia.

Tra le app chat e messaggistica sono i servizi digitali più usati (96,7%), seguiti dai social network (94,6%) e la terza posizione in Italia è occupata dai servizi di shopping, aste e annunci (90,4%). E nonostante le reiterate dichiarazioni di estinzione – che ricordano un po’ gli annunci inizio secolo sulla morte della carta stampata – l’email resiste ancora nella TOP5.
Qual’è la piattaforma social preferita dagli italiani? WhatsApp, che con il 40,7% è anche la più usata.
Ma quanti di noi sanno di chi e di cosa si parla quando viene citata la parola ‘target’? Prima di pubblicare, sarebbe necessario sapere a chi comunicare in quella piattaforma e che tipo di contenuto preferire. Sappiamo, per esempio, che il 90% degli utenti totali ha un profilo in Facebook, che tuttavia è più usato dalla Generazione X, mentre in Instagram il 70% degli utenti non supera i 34 anni di età con una leggera prevalenza di uomini. In Italia la media di Facebook, Messenger e Instagram – degli utenti tra 18 anni e over 65 – si concentra nel segmento 25-34 anni con solo un 1% in più a favore degli uomini, per circa 30 ore mensili.
Quindi, quale contenuto funziona meglio su una piattaforma o un’altra? Cosa preferisce trovare (ovvero a cosa presterà attenzione per più di 3 secondi) l’utente tipo di Facebook? E quello di TikTok?
Ecco la % degli utenti social e i primi 5 tipi di contenuto che preferiscono vedere nella piattaforma.

