
La legge n. 207 del 30 dicembre 2024 (art. 1 comma 16), ha raddoppiato il tempo entro il quale un acquirente deve provvedere al riacquisto di un immobile nel territorio nazionale e adibirlo ad abitazione principale, ovvero come “prima casa”, usufruendo delle agevolazioni prima casa.
In questo breve articolo di Real Boiago Newsweek entriamo nello specifico per capire esattamente di cosa si tratta.
Innanzi tutto vediamo di intenderci su cosa si intenda per ‘riacquisto’.
Per riacquisto della prima casa, intendiamo la vendita dell’immobile di nostra proprietà identificato come ‘prima casa’, per acquistarne un altro successivamente, che andremo a identificare ugualmente come abitazione principale.
Fino al 31 dicembre 2024 lo Stato Italiano concedeva un anno di tempo per il riacquisto di un’altra abitazione, dove si intendeva accedere alle agevolazioni e richiedere nuovamente i benefici prima casa. Dal 1 gennaio 2025, per non far decadere le agevolazioni godute, un acquirente avrà tempo ben 2 anni. Si tratta di una finestra temporale importante, che permetterà di ponderare meglio l’acquisto della futura abitazione e sondare il mercato più a fondo per trovare la proprietà più coerente con le proprie necessità.
Analizziamo allora alcune casistiche per far chiarezza sul rischio reale di perdita delle agevolazioni causata dal mancato riacquisto.
Coloro che sono proprietari da più di cinque anni di un immobile per il quale avevano richiesto i benefici prima casa, rischiano di perdere le agevolazioni se non effettuano il riacquisto entro i due anni successivi. Consiglio di verificare la data esatta nella copia dell’atto di acquisto che vi è stata rilasciata dal notaio, perché per l’effettiva proprietà fa fede la data di stipula notarile, ovvero il giorno preciso dell’acquisto.
È bene sapere anche che le agevolazioni in questione (qui il link alla sezione dell’Agenzia delle Entrate) vi sono concesse nuovamente, qualora decideste di acquistare in un qualsiasi momento successivo.
Se invece il proprietario decide di vendere <strong>prima dei cinque anni dall’acquisto</strong> la casa posseduta prima per la quale ha usufruito di tali agevolazioni, è tenuto a riacquistarne una nel territorio nazionale entro i due anni concessi, altrimenti perde le agevolazioni di cui precedentemente ha goduto.
Gli effetti in quest’ultimo caso sarebbero rilevanti.
In conseguenza di un ritardo nel riacquisto, ovvero oltre due anni dalla vendita, il proprietario dovrà effettuare il versamento della differenza di imposta pari al 9%, in luogo del 2%, se il trasferimento è tra privati, e pari al 10% in luogo del 4%, se il trasferimento avviene da un soggetto IVA, a cui però vanno sommati gli interessi e le sanzioni che sono pari al 30% delle imposte stesse.
Fortunatamente per scongiurare tale sgradita incombenza, sappiate che da oggi avete molto più tempo a disposizione. Buona ricerca allora!
Gianluca Boiago
Your Real Estate Expert