Alle ore 19 del 31 agosto si è inaugurata la 73a Mostra del cinema di Venezia con la presentazione dei film in programmazione, delle varie sezioni e delle rispettive giurie. In “Sala Grande”, a seguire, è stato scelto di proiettare il film, di Damien Chazelle, “La La Land”.
E’ sostanzialmente un film musicale d’amore ambientato negli Stati Uniti con qualche rimando a Parigi.
Ispira ottimismo e gioia di vivere fin dalle prime scene quando guidatori e passeggeri di una fila interminabile di automezzi, fermi in colonna in autostrada, invece che imprecare iniziano ad uscire dalle loro automobili ballando e cantando.
Sarà anche il momento in cui i due protagonisti principali si incontreranno per la prima volta in un sorpasso di lui e con il gesto del dito medio alzato di lei.
Da questo momento in poi prende forma la musica e il balletto, molto suggestivi e a volte surreali, come nel volare in un cielo notturno stellato o sulla Senna di Parigi. Le diverse azioni della storia d’amore vengono scandite dal trascorrere delle 4 stagioni che appariranno nei titoli a sottolineare il tempo che passa.
I due protagonisti, dopo essersi innamorati, si lasceranno con grande spirito altruistico per inseguire i loro sogni: lui nel campo musicale, nel jazz, lei nello spettacolo diventando una grande e nota personalità dello spettacolo.
In questo passaggio è veramente poetica l’interpretazione del provino dell’aspirante attrice la quale ha il compito di inventarsi, sul momento, una storia da interpretare. Racconta la vicenda della zia che tenta più volte il suicidio e dove sembra parafrasare la storica frase “siate folli” di Steve Jobs, quando esorta, con le parole della zia, ad inseguire i propri sogni e fantasie. La follia deve trovare il proprio spazio nella vita perché valga la pena di essere vissuta.
Il film termina con un richiamo alla realtà: i due interpreti hanno scelto strade diverse e lei risulta sposata con un’altra persona con prole. Casualmente, in macchina con il nuovo marito, per evitare una colonna di autovetture, imboccano una strada diversa che porterà i due coniugi in un locale dove, fatalità, in un complesso jazz suona la sua vecchia fiamma.
I due protagonisti si guardano e l’immaginazione ha il sopravvento. Vede lui alzarsi dal pianoforte, lei si avvicina e baciandolo fuggono insieme mano nella mano. Si rivedono in casa salutare i propri figli e andare proprio in quello stesso locale. Qui ritorna la realtà dove lei è sposata con un altro e il suo antico amore, di fronte a lei, finisce di suonare al pianoforte: era solo fantasia…
Un film girato con padronanza della macchina da presa che sa esprimere i grandi sentimenti della protagonista: figura semplice che riesce a trasmettere con efficacia le proprie emozioni. Molto suggestive le musiche e le danze dei ballerini che accompagnano il film.