Teatro della Meraviglia: un festival di teatro e scienza

Festival Teatro della meraviglia a Trento

L’Arte ci dà una ragione per vivere. La Scienza scopre come continuare a vivere. Entrambe sono necessarie e spesso il confine fra Arte e Scienza è labile. Dopo tutto ogni ricercatore di scienza è anche un po’ artista e ogni artista è ricercatore. L’atto della creazione è un atto artistico, l’invenzione è arte.

Debutta venerdì 13 gennaio il Teatro della Meraviglia, originale rassegna dedicata al dialogo fra teatro e scienza e all’incontro tra il linguaggio dell’arte e delle emozioni con
quello della scienza, orientato all’esplorazione dello stupore e alla generazione di curiosità.

Questa nuova proposta è il risultato della consolidata collaborazione tra l’Università di Trento
(in particolare del Laboratorio di Comunicazione delle Scienze fisiche del Dipartimento di Fisica) e la
Compagnia Arditodesio/Teatro Portland che negli anni ha avvicinato un pubblico sempre più vasto alle tematiche scientifiche, grazie all’istituzione di un laboratorio permanente di creazione teatrale collegata con la scienza. Un sodalizio che oggi si rafforza con il coinvolgimento dell’Opera Universitaria, che negli spazi del Teatro Sanbàpolis sarà sede delle proposte teatrali.

La rassegna si articola in quattro spettacoli dedicati alla scienza e quattro “augmented lectures”, percorsi di esplorazione scientifica animata sotto forma di narrazione-spettacolo, che saranno messi in scena da venerdì prossimo 13 gennaio fino al 22 gennaio al Teatro Sanbàpolis di Trento.

Indubbiamente si tratta di un Festival molto particolare, pensato per un pubblico vario e
curioso, per chi ama il teatro e per chi ama la scienza, per i veterani dello spettacolo dal vivo
e i giovani delle scuole che vogliono farsi affascinare da nuove suggestioni.

Gli spettacoli sono stati scelti fra le proposte più interessanti nel panorama nazionale, e pensati per un pubblico che non è esperto di scienza ma che subisce il fascino del trasporto verso un mondo dove la Meraviglia è la parola chiave.

Si comincia venerdì 13 gennaio alle 21 con “Luce dalle stelle”, della compagnia Spettacolo della Fisica (di Marina
Carpineti
, Marco Giliberti, Nicola Ludwig e Stefano Sandrelli) in cui tre scienziati, in una
conferenza fra dimostrazioni spettacolari e avanzate teorie cosmologiche, trattano di luce
proveniente da lontanissime stelle, ma con continui riferimenti alla vita quotidiana (e con un
finale a sorpresa).

Si prosegue, domenica 15 gennaio, con “STARLIGHT settemillimetridiuniverso”, spettacolo (di e con Filippo Tognazzo) della compagnia teatrale professionale Zelda, in collaborazione con l’Istituto Nazionale di AstroFisica (INAF), scelto dal Festival della Scienza di Genova 2016, che tratta della nascita dell’astrofisica in Italia attraverso il racconto della vita e delle ricerche di alcuni fra i più importanti scienziati del XIX Secolo.

Il 20 gennaio la Compagnia del Sole presenterà “Il codice del volo”, in cui Flavio Albanese racconta la vita, le peripezie, i miracoli e i segreti di Leonardo da Vinci: la sua particolarissima personalità, ma soprattutto la sua voglia di conoscere e insegnare.

Chiuderà la rassegna, il 22 gennaio, lo spettacolo “Torno indietro e uccido il nonno” della Compagnia Arditodesìo/Jet Propulsion Theatre, con la regia di Leonardo Capuano, con Roberto Abbiati e Andrea Brunello, che ha debuttato nell’ottobre 2014 al Festival della Scienza di Genova e che affronta una delle domande più profonde di tutti i tempi: “Dove va il Tempo che passa?” Una domanda che già si poneva Albert Einstein ragionando sul concetto di spaziotempo. Tutti gli spettacoli sono alle 21 nel Teatro Sanbàpolis di Trento.

Le augmented lectures

Le “augmented lectures”, che si avvicenderanno agli spettacoli in cartellone, sono invece un esperimento di comunicazione che, per questa edizione, vede coinvolti professori e ricercatori dell’Università di Trento e dell’Università Statale di Milano. A dialogare con loro nel racconto della scienza, alcuni artisti che avranno il compito di aggiungere una dimensione emozionale al contenuto scientifico.

La prima “Vedere l’invisibile: la fisica per l’arte”, di e con Nicola Ludwig del Dipartimento
di Fisica dell’Università degli Studi di Milano e con la pittrice Nadejda “Nadia” Simeonova,
sarà sabato 14 gennaio alle 18. In questa lezione-spettacolo si parlerà dei segreti di un dipinto
di un grande artista del passato. Gli artisti artisti illustreranno dal vivo le bizzarre proprietà dei pigmenti pittorici realizzando col pubblico un autentico falso d’autore.

Lo stesso giorno, ma alle 21, andrà in scena “Non ci sono cose dentro le cose. Paradossi di una teoria dei quanti troppo ingenua”, di e con Marco Giliberti del Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano e con l’attore Giacomo Anderle. Verranno presentati e discussi numerosi esperimenti che mettono in luce le peculiarità della meccanica quantistica e le difficoltà concettuali che propongono ai discendenti di raccoglitori di frutta e di cacciatori di animali quali siamo noi.

Sabato 15 gennaio alle 18 ci sarà invece una lezione-degustazione dedicata alla Fisica e alla cucina al ristorante “La scienza vien mangiando: fisica all’happy hour”, di e con Marina Carpineti del Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano e gli allievi dell’Alta Formazione Professionale della Cucina e della Ristorazione dell’Istituto ENAIP di Tione di Trento.

A chiudere le augmented lectures l’appuntamento del 21 gennaio alle 21 con “Il cinguettio di Einstein. Ondulazioni di un miliardo di anni fa” di e con Stefano Oss del Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Trento e con il musicista Enrico Merlin (supervisione registica di Andrea Brunello). Non si doveva poterlo osservare, si trattava di una apocalisse cosmica, di una oscillazione inenarrabile, una ondulazione nello spazio-tempo di 1,3 miliardi di anni fa. Eppure questo cinguettio previsto da Einstein è arrivato fino a noi il 14 settembre 2015. Gli esperimenti LIGO a Hanford, Washington e a Livingston nella Louisiana (USA) hanno misurato l’ineffabile sconquasso dello spazio-tempo che ha fatto tremolare (seppur in maniera quasi impercettibile) righelli e orologi. L’evento GW150914 rimarrà per sempre nella
storia della scienza. Stefano Oss, accompagnato dal musicista Enrico Merlin ci racconterà questa incredibile avventura.


Informazioni, programma e biglietti su: www.teatrodellameraviglia.it

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