Start-Up Lab all’Università di Trento: il migliore vola in Virginia

La competizione finale nel Demo-day di mercoledì prossimo al Dipartimento di Economia e Management. Dopo tre mesi di laboratorio saranno in 140 a contendersi un posto in rappresentanza di UniTrento nella sfida studentesca del Virginia Tech KnowledgeWorks ad agosto negli Stati Uniti.

La competizione finale nel Demo-day di mercoledì prossimo al Dipartimento di Economia e Management. Dopo tre mesi di laboratorio saranno in 140 a contendersi un posto in rappresentanza di UniTrento nella sfida studentesca del Virginia Tech KnowledgeWorks ad agosto negli Stati Uniti.

Quattro minuti per presentare la propria idea di impresa e per rispondere alle domande della giuria. Non è la formula di un nuovo talent ma la tappa finale di un percorso di formazione che da cinque anni l’Università di Trento propone a studenti e studentesse di lauree triennali e magistrali, dottorandi/e e post-doc. L’obiettivo: sviluppare metodo, creatività e spirito di innovazione, tutte doti indispensabili per l’ingresso nel mondo del lavoro.

Il laboratorio interdisciplinare “Start-Up Lab” ha coinvolto quest’anno 140 partecipanti da vari ambiti disciplinari che hanno lavorato alla stesura di 21 progetti di impresa. Il migliore sarà selezionato dalla giuria nella serata conclusiva del laboratorio, che si terrà mercoledì prossimo 31 maggio a partire dalle 17 al Dipartimento di Economia e Management (aula Rossa). La premiazione è prevista verso le 20. In palio per chi vincerà c’è la possibilità di partecipare, a spese dell’Università di Trento, al Virginia Tech KnowledgeWorks, competizione globale di innovazione studentesca che si tiene ogni anno ad agosto in Virginia. Una vetrina importante che negli anni scorsi ha dato soddisfazione ai team trentini che si sono aggiudicati il primo premio di 25mila dollari nel 2014 e il “People’s Choice Price” di 5mila dollari nel 2013.

A selezionare i progetti migliori quest’anno saranno: Luca Bertone (Tim #Wcap), Milena Bigatto (HIT), Andrea Bolner (BanTn), Alessandro Crea (BUPs – BTO Research), Daniele Genovesi (360 Capital Partners), Roberto Napoli (UniTrento), Sara Roversi (Future Food Accelerator), Gian Mario Maggio (EIT Digital) e Francesco Jannello di Invitalia. Per questa edizione è previsto inoltre un premio speciale aggiuntivo: la possibilità di proseguire la propria esperienza di impresa con un periodo di “pre-incubazione” presso HIT. Altri premi sono offerti da Trentino Sviluppo, con la possibilità di partecipare a una giornata formativa (“Pitching day”) all’interno del percorso di Innovation Academy e dall’Euregio Mobility Fund, che consentirà di partecipare agli Innovation Days di Innsbruck, una maratona hackathon di innovazione internazionale della durata di 48 ore.

Al di là del premio finale, però, lo Start-Up Lab è un’occasione per i giovani di mettersi al lavoro per sviluppare idee proprie e per imparare un metodo utile per la propria carriera professionale dopo gli studi. Attività didattiche, incontri con i mentori e lavori di gruppo si svolgono per tre mesi al Contamination Lab Trento (CLab Trento), lo spazio di apprendimento di UniTrento ospitato all’interno degli spazi di Istituto Artigianelli, in piazza Fiera, e gestito in partnership con HIT. Sono 450 i giovani che finora hanno preso parte al laboratorio dalla sua costituzione nel 2013. All’inizio solo una cinquantina, ora per la quinta edizione i partecipanti sono ben 140.

Start-Up lab è anche un modo per rafforzare la collaborazione con i partner territoriali: HIT in primo piano, che collabora con l’Ateneo anche nel CLab Trento per favorire lo sviluppo di idee innovative e imprenditoriali. CLab Trento nasce per favorire lo sviluppo di idee innovative e imprenditoriali di studenti e ricercatori di UniTrento, ma è aperto a tutte le “intelligenze” locali, e non solo, e si ispira ai principi della contaminazione come motore per sostenere la nascita e lo sviluppo di idee di business vincenti.

Nel corso dei suoi primi cinque anni Start-Up Lab è stato anche selezionato come unità formativa sui temi di innovazione e imprenditorialità nei programmi education di EIT Digital: gli studenti di Master che frequentano il Business Development Lab e gli studenti di dottorato del corso di Business Model Development si mescolano assieme agli studenti di Start-Up Lab nella formazione dei team.

Start-Up Lab: “flipped classroom” al posto delle lezioni frontali

Start-Up Lab è un laboratorio interdisciplinare dove studenti e studentesse di lauree triennali, magistrali, dottorandi/e e post-doc lavorano insieme per sviluppare idee imprenditoriali innovative da presentare, alla fine del percorso, a una giuria di esperti. Varia la provenienza dei partecipanti: dai Dipartimenti di Ingegneria e Scienza dell’Informazione (35%), Economia e Management (35%), Scienze cognitive, Ingegneria civile, ambientale e meccanica, Studi internazionali, Sociologia, Lettere e Filosofia, Fisica. L’obiettivo del percorso è quello di dare le conoscenze di base e soprattutto far sperimentare assieme gli atteggiamenti vincenti per affrontare l’innovazione con un approccio imprenditoriale.

Il laboratorio dura tre mesi e durante l’iter i partecipanti sono esposti a circa cinquanta ore di sessioni formative gestite da Alessandro Rossi, docente di UniTrento specializzato nel campo del management dell’innovazione, Vittorino Filippas, esperto di innovazione e imprenditorialità e Milena Stoycheva, CEO di Junior Achievement Bulgaria.

La parte formativa del laboratorio è tenuta in modalità “flipped classroom”: un video di circa 15 minuti viene messo a disposizione dagli studenti circa tre giorni prima della sessione formativa. Gli studenti lo visionano a case e la “lezione” si trasforma in una discussione tra pari applicata ai loro progetti. Quindi non più lezioni frontali, ma learning by doing totalmente focalizzato su di un progetto di loro creazione. L’Università di Trento, assieme a quelle di Aalto (Finlandia) sono ora riconosciute a livello EIT Digital come quelle a livello più avanzato nel campo delle tecnologie della didattica di questo tipo.

In aggiunta alla parte formativa, per validare e mettere a punto l’idea di business i gruppi sono assistiti da sei mentori residenti, imprenditori digitali o esperti di innovazione attivi sul territorio locale: Carlo Pasquini di SkipassGo, Jovan Stevovic di Chino.io, Marianna Baggio di BLink, Lorenzo Sanna di EIT Digital, Lorenzo Modena di Open Move ed Elena Petrucciano di PaperPlaneAcamedy.org.

Le sessioni di mentorship hanno visto alternarsi startupper, imprenditori, manager, accademici, esperti d’innovazione e consulenti strategici sia locali sia stranieri allo scopo di assicurare l’esposizione a una ampia varietà di esperienze e di sensibilità.

Il programma e maggiori informazioni sullo Start-Up Lab sono disponibili sul sito dell’Università di Trento.

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