Ri-abitare le chiese chiuse. Patrimoni, nuovi usi, paesaggi

Chiesa di Sant’Anna, Venezia 2014, fotografia © Sissi Cesira Roselli

Chiese che diventano negozi, bar, ristoranti, abitazioni, o addirittura palestre, centri di benessere, discoteche. Da cosa è determinato questo fenomeno? La domanda ha sollevato l’attenzione da parte della Santa Sede, di università e di centri di ricerca sensibili al ripristino di identità architettoniche.

Accade in paesi come Francia, Belgio, Olanda, Germania, Svizzera, Stati Uniti e Canada, ma molti casi si sono verificati anche in Italia.

A questo tema di rilevante importanza perché legato al recupero ambientale inteso come “luoghi di valore”, che hanno una storia “personale” oltre che essere testimonianze dell’architettura italiana, la Fondazione Benetton Studi Ricerche e Università Iuav di Venezia dedicano il seminario pubblico Ri–abitare le chiese chiuse. Patrimoni, nuovi usi, paesaggi, a cura di Luigi Latini e Sara Marini, in programma giovedì 24 gennaio 2019 alle ore 15.30 presso la chiesa di San Teonisto di Treviso.

Alla tavola rotonda, che si propone di affrontare i temi della dismissione del patrimonio ecclesiastico e del possibile riutilizzo dello stesso, seguirà alle 18.30 l’incontro con Tobia Scarpa, architetto che ha firmato il restauro della chiesa nel centro storico della città, che ospita il seminario aperto al pubblico, riconsegnando alla città un importante patrimonio per lo svolgimento di attività culturali.

Dopo i saluti di Marco Tamaro, direttore della Fondazione Benetton, e di don Paolo Barbisan, direttore dell’Ufficio diocesano per l’arte sacra e i beni culturali, l’approfondimento inizierà con l’introduzione a cura di Luigi Latini, Università Iuav di Venezia, e gli interventi di Luigi Bartolomei, Università degli Studi di Bologna; Sara Marini, Micol Roversi Monaco, Elisa Monaci e Andrea Pertoldeo, Università Iuav di Venezia; Leonardo Servadio, giornalista di «Avvenire».

Non si posseggono dati certi sul numero di chiese chiuse, o vendute e riutilizzate nei modi più disparati perché non è stata ancora compiuta un’indagine sistematica, tuttavia il fenomeno è sempre più evidente. Gli interventi saranno dedicati a progetti, scenari urbani e paesaggi della dismissione e della nuova vita di chiese abbandonate. Saranno trattati anche gli aspetti simbolici, architettonici, paesaggistici, normativi relativi alle possibili prospettive di riutilizzo dei numerosi luoghi di culto dismessi in Italia e in Europa.

San Teonisto, Treviso, 2017 © Nicoletta Boraso

Saranno affrontati in particolare il caso della chiesa di San Teonisto a Treviso, oggi una delle sedi della Fondazione Benetton, e la ricerca sulle chiese chiuse di Venezia, sviluppata presso l’Università Iuav di Venezia, che è all’origine dell’iniziativa. Trenta chiese presenti nel centro storico di Venezia, non più utilizzate per il culto, la cui porta è prevalentemente chiusa, sono indagate, nella ricerca Iuav, come ritrovamenti. L’arcipelago disegnato da questi edifici, sconsacrati e non, su cui un tempo è stata costruita la città, racconta oggi diverse assenze tra le quali la più evidente e determinante è quella dei cittadini.

Questi vuoti sono letti in base a tre parole chiave: “eredità”, “uso”, “racconto” e come occasioni per riflettere sull’architettura, sull’idea di città e sulle sue forme di trasformazione. Il numero dei manufatti coinvolti in questa indagine sull’uso, la loro collocazione nel tessuto urbano, la loro natura architettonica sono condizioni che permettono di ipotizzare una rifondazione della città a partire di nuovo da questi luoghi ritrovati.

Chiesa di Santa Maria della Misericordia, Venezia, 2018, fotografia © Andrea Pertoldeo

L’incontro pubblico con l’architetto Tobia Scarpa è dedicato al racconto dell’intervento di recupero della chiesa di San Teonisto. Il complesso restauro, iniziato nel 2014 e ultimato alle fine del 2017, ha restituito un’architettura rinnovata, ma capace di raccontare i segni del passato di un luogo protagonista di una storia lunga e travagliata, che oggi si offre quale centro culturale per la città.

Costruita a partire dal 1434 dalle monache benedettine del Monastero di Mogliano Veneto (Treviso), la chiesa ha attraversato, a partire dall’Ottocento, molte vicissitudini: una parziale spoliazione in epoca napoleonica, i bombardamenti della Seconda guerra mondiale, diverse destinazioni d’uso e anni di abbandono nella seconda metà del Novecento, fino all’acquisizione nel 2010 da parte di Luciano Benetton che l’ha successivamente donata alla Fondazione Benetton Studi Ricerche.

Informazioni

La partecipazione al seminario e all’incontro è libera, fino a esaurimento dei posti disponibili.

Per ragioni organizzative si prega di comunicare la propria adesione tramite il form online nel sito www.fbsr.it.

Agli architetti e agli agronomi/forestali presenti al seminario, che firmeranno il registro, saranno riconosciuti i crediti formativi.

Per informazioni: Fondazione Benetton, via Cornarotta 7-9, Treviso, T 0422 5121, fbsr@fbsr.it

Ufficio stampa: Silvia Cacco, T 0422 5121, silvia.cacco@fbsr.it

Immagine di copertina: Chiesa di Sant’Anna, Venezia, 2014, fotografia © Sissi Cesira Roselli.

Informazioni su Chiara Stival 115 Articoli
Chiara Stival è curatrice dei canali arte e cultura per Italiandirectory e copywriter per i contenuti web e social media di alcuni clienti del magazine. Promotrice di eventi artistici e rassegne letterarie, è stata editor della collana Quaderni di Indoasiatica per passione e formazione universitaria dedicata all’India. Il suo blog è chiarastival.com, potete visitare il suo profilo su Linkedin, Facebook e Instagram.