La Fondazione Gruber, con sede presso la Yale University, nel Connecticut, ha lo scopo di premiare e incoraggiare le eccellenze scientifiche e per questo, dal 2001, assegna ogni anno il Gruber Cosmology Prize a scienziati che si sono distinti in scoperte tali da portare a “fondamentali progressi nella nostra comprensione dell’universo.”
Nel 2018 il premio è stato assegnato al team dell’esperimento Planck, un telescopio spaziale che ha permesso di realizzare nuove e accurate mappe della radiazione a microonde che permea l’universo. “Il progetto Planck ha effettuato misure definitive delle proprietà dell’universo in espansione. Questo incredibile risultato è il frutto di un grande lavoro di gruppo e siamo onorati di riconoscere il premio a tutto il team di Planck e ai suoi Principal team leaders,” ha dichiarato Robert Kennicutt della Univeristy of Arizona, chairman del comitato di selezione. Il premio è stato consegnato nel maggio 2018 ai due Principal Investigators dell’esperimento Nazzareno Mandolesi, dell’Università di Ferrara, e Jean Loup Puget, dell’Institut d’Astrophysique Spatiale, Orsay (Francia).
Il telescopio Planck, lanciato nel 2009, fu posto in orbita attorno al punto di Lagrange L2 a 1.5 milioni di km dalla terra. Nei quattro anni di durata della missione, i suoi due strumenti hanno mappato con una risoluzione mai raggiunta prima, la radiazione cosmica di fondo a microonde, l’eco del big bang. Nel 2013, esaurito l’elio liquido necessario per raffreddare i suoi strumenti, il satellite è stato decommissionato e posto in un’orbita sicura, dove non interferirà con altri oggetti lanciati nello spazio.
L’esperimento Planck rappresenta il frutto del lavoro di un grande numero di scienziati dell’Agenzia Spaziale Europea, della NASA e delle Agenzie Spaziali Nazionali (con un contributo fondamentale dell’Agenzia Spaziale Italiana). Dal suo punto di osservazione privilegiato ha realizzato mappe del cielo accuratissime e complete, a nove frequenze nelle microonde, dalle quali sono state estratte misure definitive delle proprietà dell’Universo in espansione.
Queste riguardano la geometria, la dinamica e la composizione dell’Universo e delle sue strutture a grande scala. Alcune misure di parametri cosmologici ottenute con il telescopio Planck hanno raggiunto una precisione maggiore dell’1%, per cui oggi si può parlare di “cosmologia di precisione“.
L’universo descritto dai dati di Planck subisce una fase iniziale di espansione inflazionaria appena dopo il big bang, e contiene materia oscura ed energia oscura in proporzioni rilevanti. Le mappe sono così precise da mostrare alcune deviazioni di bassissima entità dal modello di riferimento, sulle quali rimane ancora molto lavoro da fare.
Per approfondimenti:
http://sci.esa.int/planck/
http://www.esa.int/Our_Activities/Space_Science/Planck
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