L’industria del mobile in Europa: facciamo il punto

Mercato del mobile in UE, lo stato
Analizzando i dati ITTO, facciamo il punto sul mercato del mobile in Europa, in attesa dei nuovi dati del secondo semestre 2015.

Dopo il periodo di debolezza attraversato soprattutto tra il 2012 ed il 2013, i dati Eurostat dimostrano che la produzione di mobili nella UE è in lenta ripresa. Nel primo trimestre del 2015, infatti, l’indice di volume di produzione è stato di circa 1,6% sopra il livello di riferimento del 2010: è la prima volta dall’inizio del 2012 che viene superato questo livello. Vedi Fig.1.

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Fig.1 Indice di produzione Eurostat

I tre maggiori paesi produttori di mobili – Italia, Germania e Polonia – tutti hanno incrementato i loro volumi nel 2014 e nel primo 2015. In particolare in Polonia, la crescita nello scorso anno e nel primo periodo del 2015 è stata notevole.

La Polonia

Nel primo trimestre del 2015, la produzione polacca è stata del 45% superiore al livello di riferimento 2010. L’edizione dedicata al mobile della newsletter tedesca EUWID attesta che i produttori polacchi hanno, nel 2014 esportato il 78% della loro produzione. Circa l’80% delle esportazioni è andato verso altri paesi della UE, con la Germania in testa, seguita da Francia, Repubblica Ceca, Belgio e UK.

La Germania

La tendenza nella produzione di mobili tedesca è stata assolutamente in linea con la tendenza generale della EU nel corso degli ultimi quattro anni. La produzione tedesca sta crescendo lentamente dalla fine del 2013. L’industria del mobile in Germania, tuttavia, subisce la pressione di prodotti meno costosi provenienti soprattutto da Polonia e Cina, sia sul mercato interno che in quello estero. Tuttavia, in una certa misura, i produttori tedeschi beneficiano in patria di un robusto settore delle costruzioni e di una relativamente forte fiducia dei consumatori, così come di un certo recupero in diversi mercati europei d’esportazione.

L’industria del mobile tedesca per la cucina, ad esempio, ha visto un trend positivo nel 2014 e inizio 2015, sia nel mercato interno che in diversi mercati europei. Secondo la federazione tedesca dell’industria del mobile VDM, in Germania prevale una tendenza per mobili da cucina di qualità superiore e prezzi ragionevoli. In particolare, l’esportazione nei mercati nella regione del Benelux, l’anno scorso ha registrato un rimbalzo. Il trend positivo per i produttori tedeschi di mobili da cucina è continuato anche nei primi due mesi del 2015, secondo EUWID, con un aumento di fatturato di circa 1,3%.

L’Italia

La produzione italiana di mobili dopo essere precipitata verso la metà del 2014, ha ripreso nuovamente velocità nell’ultimo trimestre del 2014 e primo trimestre 2015. EUWID segnala che i produttori italiani hanno registrato buoni incrementi nelle vendite di esportazione verso la fine del
2014, soprattutto in paesi extra-europei come USA, Cina, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti. Nel mercato interno, secondo FederLegno Arredo, i produttori italiani hanno beneficiato delle agevolazioni fiscali per i lavori di ristrutturazione, che includono un bonus extra per i mobili.

Diminuzione dell’avanzo commerciale di mobili in legno in EU

La Fig.2 illustra la tendenza nella bilancia commerciale UE di mobili in legno usando dati a media mobile su 12 mesi tra Gennaio 2010 e marzo 2015. Questa media è calcolata per ogni mese mediando le importazioni o esportazioni mensili sui precedenti 12 mesi.

Fig.2 Media mobile su 12 mesi della bilancia commerciale EU28
Fig.2 Media mobile su 12 mesi della bilancia commerciale EU28

Si nota un aumento costante nelle esportazioni EU di mobili in legno negli ultimi quattro anni,
anche se il tasso di crescita negli ultimi mesi si è appiattito. D’altra parte, le importazioni EU di mobili in legno, sempre declinanti dal 2011 – ad eccezione di una breve ripresa nel
2012 – hanno avuto un rimbalzo verso la fine del 2014 e in tutto il primo trimestre del 2015.

Ciò è parzialmente dovuto ad un aumento delle consegne di mobili in legno dalla Cina, che erano molto diminuite nel 2013, e che invece stanno recuperando negli ultimi mesi. Anche il Vietnam ha nuovamente segnato un aumento delle consegne di mobili in legno in Europa nei primi mesi del 2015.

Questo indebolimento della bilancia commerciale è parzialmente dovuto al miglioramento dei mercati di consumo in diversi paesi UE, soprattutto in Germania e nel Regno Unito, dove il settore delle costruzioni è stato piuttosto forte nel 2014 e inizio 2015.

L’impatto di EUTR

Il recente calo seguito dal successivo recupero nelle consegne dalla Cina e dal Vietnam può essere parzialmente attribuibile al Regolamento UE sul legno (EUTR, EU Timber Regulation). Il brusco calo, infatti, si era verificato in coincidenza della entrata in vigore di EUTR nel marzo 2013, ed era dovuto probabilmente alle preoccupazioni europee circa l’affidabilità delle prove fornite dai fornitori cinesi e vietnamiti a dimostrazione dell’origine del legname. Ora che EUTR è in vigore da due anni, i compratori europei hanno probabilmente costruito delle catene di fornitura affidate e documentate e si sentono dunque più sicuri sull’importazione di mobili in legno dal di fuori della UE. L’impatto dovuto all’EUTR può essere altresì colto da diverse interviste rilasciate da produttori e rappresentanti della grande distribuzione europea, quali IKEA, Kahrs e B&Q.

EUTR non ha richiesto una importante revisione delle nostre strategie contro il legname illegale. La valutazione del rischio illegalità e due diligence erano già integrate nelle nostre procedure, e tutti stiamo lavorando verso un approvigionamento sostenibile certificato al 100%. L’EUTR, tuttavia, è stato un forte richiamo al controllo e alla rivalutazione dei sistemi esistenti ed un passo avanti nella comunicazione del rischio illegalità.

L’impatto dell’EUTR può essere ben valutato dalla Fig.3 ove si nota un calo delle importazioni di legno nella seconda metà del 2013, al quale è seguita una stabilizzazione. Nei 12 mesi fino a Marzo 2015, il legno costituisce ancora il 53% delle importazioni di mobili, seguito dal metallo con il 38% e con il 3,5% dalla plastica.

Importazioni di mobili EU28 per materiale, media mobile 12 mesi
Fig.3 Importazioni di mobili EU28 per materiale, media mobile 12 mesi

Il tasso di cambio euro-dollaro influenza la bilancia commerciale

Un fattore importante nel recente aumento dell’importazione UE di mobili in legno è la drammatica perdita di valore dell’euro contro il dollaro negli ultimi dodici mesi. L’euro ha perso circa il 16% del valore contro il dollaro tra giugno 2014 e a giugno 2015.

Inversione di tendenza delle importazioni dall’Asia

La Fig.4, che mostra la tendenza delle importazioni di mobili in legno nell’UE per paese di fornitura utilizzando le medie sui 12 mesi, rivela che il trend precedentemente in costante discesa è cambiato verso la fine del 2014. Questo nuovo trend positivo continua anche al primo trimestre del 2015. Infatti, nel primo trimestre di quest’anno, le consegne di mobili cinesi in legno in UE sono aumentate del 12,4% e la Cina da sola ha rappresentato il 55% delle importazioni totali. Nel primo trimestre dello scorso anno, la quota della Cina era pari al 54%.

Importazioni EU28 per paese fornitore media 12 mesi
Fig.4 Importazioni EU28 per paese fornitore media 12 mesi

Anche Vietnam e Indonesia hanno recuperato parte del terreno perso tra il 2011 e il 2014, mentre le consegne dalla Malesia restano stagnanti. Per il Vietnam, la quota sul totale delle importazioni è passata dal 11% al 12% tra il primo trimestre del 2014 ed il primo trimestre di quest’anno. Per l’Indonesia la quota è stabile al 6%.

Fig.5 mostra il trend delle importazioni di mobili in legno (sia dall’interno che dall’esterno della UE) per diversi stati membri. Anche qui troviamo l’indicazione che, per molti stati membri, lo storico trend al ribasso (2011-2014) si è invertito.

Totali importazioni per alcuni stati membro
Fig.5 Totali importazioni per alcuni stati membro

Il mercato tedesco ha attraversato un periodo di debolezza dalla fine del 2012 fino all’inizio del 2014. Tuttavia, le importazioni tedesche di mobili in legno hanno ripreso volume in modo significativo negli ultimi mesi 2014 e inizio 2015, tali da superare il precedente picco registrato all’inizio del 2012.

Le importazioni di mobili in legno dalla Cina, analizzate per alcuni stati membri, rivelano una forte ripresa, su una vasta gamma di mercati, dalla metà del 2014 (Fig.6).

Importazioni dalla Cina per alcuni stati membri
Fig.6 Importazioni dalla Cina per alcuni stati membri

Minori esportazioni verso area CIS

La fig.7 mostra l’andamento tra gennaio 2010 e marzo 2015 delle esportazioni UE di mobili in legno verso paesi extra-UE, per regione di destinazione utilizzando medie mobili sui 12 mesi.

Esportazioni EU28 per area di destinazione
Fig.7 Esportazioni EU28 per area di destinazione

Si vede come il rallentamento nella crescita delle esportazioni UE in Russia ed Europa orientale registrato dalla seconda metà del 2013 si sia ormai trasformato in un vero e proprio declino.

Questo riflette le tensioni politiche tra l’UE e la Russia in relazione alla crisi in Ucraina, nonché le difficoltà economiche in Russia, che sono state aggravate dalla crisi politica. Secondo un articolo della rivista tedesca Spiegel, la Banca mondiale prevede che il PIL russo si ridurrà del 2,7% quest’anno. Questo, a sua volta, dovrebbe avere un significativo impatto sulle importazioni russe di prodotti di consumo dalla UE durante il resto del 2015.

Le esportazioni in paesi europei al di fuori della UE rimangono stabili negli ultimi dodici mesi. Lo stesso può dirsi per le consegne in America Latina, la regione del Pacifico e l’Africa. Le esportazioni verso il Nord America, invece, continuano a crescere velocemente ed anche le consegne in Cina e gli altri Paesi asiatici sono in aumento.

La Polonia si avvicina ai top performers europei dell’export

La Fig.8 mostra l’andamento delle esportazioni di mobili in legno (dentro e fuori la UE) dei tre più grandi paesi produttori nel periodo fino alla fine di Marzo 2015. Polonia e Italia hanno avuto risultati migliori della Germania negli ultimi anni. L’Italia si conferma di gran lunga il maggiore esportatore europeo di mobili in legno ma la Polonia, in questi ultimi 2 anni, sta colmando il divario.

Alla fine del 2014, la Polonia ha superato la Germania ed è diventata il secondo più grande esportatore di mobili in legno. Tuttavia, le esportazioni tedesche hanno invertito la tendenza all’inizio del 2014, dopo un brusco calo nel 2012 e 2013, e sono ora in forte ripresa.

Esportazioni dei 3 paesi top performer
Fig.8 Esportazioni dei 3 paesi top performer

Al di là delle pressioni concorrenziali, la relativamente debole prestazione degli esportatori tedeschi negli ultimi anni potrebbe anche essere dovuta ad un mercato interno piuttosto forte. In questo contesto, i produttori tedeschi potrebbero essersi trovato sotto una minor pressione, rispetto ai produttori italiani concorrenti, per trovare nuove opportunità di esportazione.

Gli altri esportatori europei

Le esportazioni di mobili in legno da parte degli altri paesi UE hanno registrato un andamento diversificato (Fig.9). Per quanto riguarda la Francia, dopo la brusca virata verso il basso registrata dal 2010, nel 2014 le esportazioni si sono stabilizzate ad un relativamente basso livello.

Le esportazioni dalla Danimarca mostrano una lenta ma costante ripresa dal 2013 e il paese è ora il quarto più grande esportatore di mobili in legno nella UE.

Altri esportatori europei
Fig.9 Altri esportatori europei

La Svezia è retrocessa al sesto posto dopo il ripido declino registrato nel 2013 e nel 2014. Tuttavia le esportazioni svedesi mostrano segni di stabilizzazione.

Continua, nel 2014 e nel primo trimestre 2015, anche il graduale aumento delle esportazioni di mobili in legno dal Portogallo e dalla Spagna.

La Lituania ha superato la Svezia nella classifica dei più grandi esportatori di mobili in legno. Le esportazioni lituane sono più che raddoppiate tra il 2010 e il 2015. Secondo enterpriselithuania.com i principali produttori hanno fortemente investito in una espansione della loro capacità produttiva negli ultimi anni. La Lituania è anche dei principali fornitore di IKEA. La perdita di importanza della Svezia a favore della Lituania potrebbe anche essere legata agli aggiustamenti della capacità di produzione da parte di IKEA.

Anche la Romania sta crescendo di importanza come esportatore, con un aumento medio di circa il 35% tra gennaio 2010 e marzo 2015. Alcuni vantaggi della Romania sono costituiti dalla abbondanza di materia prima di qualità, in particolare faggio, e da una forza lavoro relativamente a buon mercato rispetto agli standard europei, con una lunga tradizione nella produzione mobili in legno.

Le esportazioni rumene sono destinate principalmente alla UE, alla Russia e al Medio Oriente. Si registra anche un aumento della domanda interna, in particolare nel settore dell’ospitalità. I produttori rumeni si concentrano sempre più su mobili in legno massiccio di alta qualità poichè i produttori cinesi stanno guadagnando una quota crescente del mercato rumeno di fascia più bassa.

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