Il titolo scelto da Paolo Zardi per questo racconto è tanto laconico quanto provocatorio. Cos’hanno in comune un robotino tosaerba e un batterio? E perché compaiono come metafore nella mente di un ordinario cinquantenne in viaggio per lavoro?
Quando sembra non ci sia nulla che valga la pena d’essere raccontato, scopriamo che qualcosa può essere oggetto di una breve storia. La penna dell’autore padovano inaugura la pubblicazione di racconti, con cadenza quindicinale, per la nostra rivista. Buona lettura!