Domotica assistenziale: premio innovazione ad AUSILIA

DOMOTICA ASSISTENZIALE: PREMIO INNOVAZIONE AD AUSILIA

Nella foto da sinistra: Federico Pedrocchi (Radio 24), Tommaso Pisoni, Mariolino De Cecco e Pierantonio Macola (SMAU).

Allo SMAU di Padova, l’evento annuale di riferimento per l’innovazione e il digitale, un importante riconoscimento è andato al progetto AUSILIA. Al progetto, nato dalla collaborazione tra Ateneo e APSS (Azienda provinciale per i servizi sanitari) per la realizzazione di un laboratorio ausili ad alto contenuto tecnologico all’ospedale Villa Rosa di Pergine, è stato assegnato il Premio Innovazione come caso di eccellenza per le applicazioni del digitale in ambito sanitario.

Il Premio Innovazione si propone di mettere in evidenza le pratiche più efficaci ed innovative, sia nel privato che nel pubblico, nei diversi settori: dall’agrifood, al manifatturiero, dal chimico al fashion, fino alle amministrazioni e agli enti locali.

AUSILIA (Assisted Unit for Simulating Independent Living Activities) è un progetto interdisciplinare per promuovere l’autonomia di persone anziane o con patologie, progetto basato sul forte coinvolgimento dell’utente nelle soluzioni che si stanno mettendo a punto. Il progetto AUSILIA mette a sistema competenze in campo medico e riabilitativo, con le migliori tecnologie negli ambiti dell’ICT (tecnologie dell’informazione e della comunicazione), dell’automazione, dell’architettura e dell’ergonomia. L’obiettivo è lo sviluppo di un servizio innovativo, per trovare soluzioni e ausili centrati sull’utente. AUSILIA non solo consentirà di studiare e progettare ausili più efficaci, ma supporterà il terapista nell’analisi dei bisogni soggettivi del paziente e nella definizione di soluzioni adeguate.

All’ospedale riabilitativo Villa Rosa di Pergine Valsugana si sta progettando e costruendo un laboratorio in cui la specifica patologia della persona viene studiata in una palestra attrezzata, provando numerose soluzioni tecnologiche che vengono successivamente implementate all’interno di un appartamento domotico. Durante il soggiorno, il paziente vive all’interno del laboratorio passando alcune ore al giorno in palestra ed il resto del giorno nell’appartamento. Per tutto il tempo, le sue prestazioni vengono misurate da un sistema di sensori che ne valuta le abilità per dare al terapista le informazioni che servono a scegliere tra le soluzioni tecnologiche e assistenziali disponibili.

L’idea di fondo è che l’integrazione di soluzioni tecnologiche, mediche e assistenziali, portate direttamente a casa della persona anziana o con patologie, possa contribuire al mantenimento della sua autonomia. Il lavoro sperimentale di AUSILIA, sviluppato coinvolgendo direttamente i possibili utilizzatori, è volto a individuare soluzioni che rispondano alle esigenze mediche, assistenziali e terapeutiche, siano accettate dagli utilizzatori, siano implementabili in un ambiente domestico. Con il progetto AUSILIA si realizza un “living lab” per lo studio di soluzioni abitative atte a rendere maggiormente indipendenti persone che hanno difficoltà a condurre una vita autonoma. Si rivolge principalmente a persone disabili e anziani che sono in fase di dimissione dalla struttura ospedaliera ma si prevede di poter allargare l’offerta anche a soggetti esterni che ne facessero richiesta.

Consentire a persone con fragilità legate all’invecchiamento o a patologie di continuare a vivere a casa propria, con il controllo dei medici, dei riabilitatori, di personale specializzato, significa migliorare la loro qualità di vita, mantenere l’autonomia e la rete di reazioni sociali. Il progetto AUSILIA si propone anche di verificare la sostenibilità economica di questo approccio, i costi sociali di case domotiche e attrezzate rispetto ai costi dell’ospedalizzazione o del ricovero in una struttura protetta. Tenendo ovviamente conto che si sta parlando di grandi numeri, perché l’aumento delle aspettative di vita e l’aumento del numero di persone anziane è una realtà sotto gli occhi di tutti.

AUSILIA nasce da una collaborazione tra l’Università di Trento e l’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari ed è finanziato dalla Provincia autonoma di Trento. Il gruppo di lavoro è formato da oltre una ventina di persone con competenze diverse (mondo accademico e della ricerca, ingegneria, medicina e terapie riabilitative). Per l’Università di Trento ne fanno parte i dipartimenti dell’area di ingegneria: Ingegneria e Scienza dell’Informazione (DISI), Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica (DICAM) e Ingegneria Industriale (DII).

A ricevere il premio in rappresentanza del team AUSILIA è stato alcuni giorni fa Mariolino De Cecco (responsabile del gruppo AUSILIA di Ingegneria industriale) insieme a Tommaso Pisoni (del Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell’Informazione). Hanno ricevuto il premio dalle mani del presidente di SMAU, Pierantonio Macola. Il coordinatore del gruppo è Francesco De Natale (Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell’Informazione).

Maggiori informazioni: AUSILIA SMAU

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