Giocare tra medioevo ed età moderna

Antica tombola d'azzardo olandese. Collezione Manfred Zollinger © FBSR

Continuano le interessanti attività promosse dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche per festeggiare il suo trentennale di attività, di cui abbiamo parlato in un precedente articolo. A dar voce a una delle macroaree che ha promosso in questo lungo arco di tempo è il convegno internazionale di studio Giocare tra medioevo ed età moderna. Modelli etici ed estetici per l’Europa che ha organizzato in collaborazione con il Centre de Recherches Historiques (CRH, EHESS) di Parigi e la School of Languages, Cultures and Linguistics dello University College Dublin (SLCL, UCD), e che si terrà venerdì 17 e sabato 18 novembre nell’auditorium degli spazi Bomben di Treviso.

Recenti studi sull’etica nel medioevo e in età moderna hanno evidenziato il valore eminentemente pratico del concetto di morale, intesa come insieme di regole e precetti di comportamento da rispettare nella vita civile. All’interno di questo quadro, il gioco svolge una funzione fondamentale: nelle quotidiane pratiche sociali e di corte, all’interno della trattatistica relativa alla condotta maschile e femminile, nelle stesse attività ludiche e nei testi finalizzati a descriverle, la relazione fra gioco e morale, nel doppio aspetto narrativo e normativo, è costantemente rimarcata e sottolineata. Questo convegno internazionale e interdisciplinare si pone l’obiettivo di proporre una nuova riflessione, anche di carattere storiografico, sulla funzione etica attribuita all’attività ludica tra medioevo ed età moderna, alle sue molteplici declinazioni e rappresentazioni, e alle modalità con cui il gioco viene non solo raccontato, ma anche interpretato e utilizzato in chiave morale.

Il convegno sarà suddiviso in quattro sessioni principali.

Il gioco tra norma e devozione offrirà un’ampia panoramica sul rapporto tra Chiesa e attività ludica tra medioevo ed età moderna; in questo contesto, particolare attenzione verrà rivolta non soltanto alla riflessione morale, ma anche alle interazioni sociali e pedagogiche tra gioco e religione.

Il gioco nella e della letteratura prenderà invece in considerazione differenti tipologie testuali legate all’universo ludico, nonché il vocabolario del gioco e il suo influsso sulla letteratura e sulla morale.

Il gioco e il genere permetterà di indagare le dinamiche di relazione tra donne e attività ludica, per indagare spazi, tempi e forme di accesso al gioco da parte del pubblico femminile.

Gioco e rappresentazione proporrà un’analisi dettagliata dell’iconografia del gioco tra Medioevo e Rinascimento, con l’analisi di alcuni casi significativi di raffigurazione delle attività ludiche.

Il convegno si concluderà con una conferenza del professore Amedeo Quondam (La Sapienza Università di Roma) dedicata al tema Il gioco della Corte.

Per i dettagli del programma cliccare qui.

La prima giornata del convegno sarà inoltre caratterizzata dall’inaugurazione della mostra curata dal professore Gherardo Ortalli Lotterie, lotto, slot machines. L’azzardo del sorteggio: storia dei giochi di fortuna, che resterà aperta al pubblico da venerdì 17 novembre a domenica 14 gennaio 2018. L’esposizione analizza in modo chiaro e coinvolgente un fenomeno che incide nella vita delle persone e delle società.

Informazioni

Il convegno si svolge nell’auditorium degli spazi Bomben, via Cornarotta 7, Treviso.
Ingresso libero.
Immagine di copertina: Antica tombola d’azzardo olandese. Collezione Manfred Zollinger © FBSR
Fondazione Benetton Studi Ricerche, tel. 0422 5121, fbsr@fbsr.it.

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