In occasione della mostra “MITO E NATURA dalla Grecia a Pompei“, tenutasi a Milano e Napoli tra il 2015 e il 2016, l’università di Milano ha organizzato una serie di incontri aperti alla città sotto il titolo di “Mito e natura. Il Fuorimostra”. Gli specialisti intervenuti hanno dialogato liberamente con il pubblico su tematiche legate alla percezione della natura nel mondo classico.
Tutti gli interventi vengono oggi raccolti in due volumi: “L’archeologia in verde” e “Gli dei in giardino” nei quali il lettore viene guidato, con vivacità e chiarezza, alla scoperta del complesso rapporto in ambito figurativo tra il mondo naturale, il mito e l’arte nell’antichità classica. La maggior parte dei reperti analizzati sono conservati nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli e nella Soprintendenza di Pompei.
Il primo volume, L’archeologia in verde, raccoglie le conferenze tenutesi in diverse sedi milanesi. In modo originale e intrigante, l’archeologia si è mossa a cercare i segni ed il significato della natura nella produzione artistica greca e romana e si è confrontata in un dibattito serrato con altre discipline come la letteratura greca, la storia dei giardini e del verde, l’epigrafia, la paleobotanica e la paleoalimentazione, la psicologia sociale.
L’antico viene così presentato in modo moderno e più vicino alla nostra sensibilità, ove la natura è al tempo stesso magica, metaforica ma anche rasserenante ed amabile: una “archeologia in verde” che dialoga con le ricerche più avanzate di settori disciplinari tradizionalmente lontani dalla classicità.
Nel secondo volume Gli dei in giardino, sono presentati gli interventi alle due giornate di studi alla Statale. Qui la percezione della natura nel mondo antico passa attraverso lo stretto rapporto, sempre presente in Grecia e Roma, fra elementi della natura e figure divine, creature mitiche ed eroi.
Nel primo incontro dal titolo “Arte, mito, natura e paesaggio nel mondo classico”, si indaga oltre che su alcuni inaspettati rapporti fra il mito e la realtà naturale, sul significato metaforico attribuito, in particolare nella cultura greca, ad alcuni aspetti della rappresentazione figurata della natura. Un tema oggi centrale nel dibattito archeologico è quello sulla nascita del concetto di paesaggio figurato fra l’età ellenistica e quella romana.
Il secondo incontro “La flora degli dei” esplora il diretto rapporto esistente in Grecia fra figure divine e singole piante, in un progetto di indagine sui molteplici intrecci fra i percorsi del mito e i segni della natura in età classica. Attraverso gli interventi qui raccolti possiamo così scoprire quanto la visione degli antichi sia vicina alla nostra e che, per qualche verso, ancora oggi gli dei passeggiano nei nostri giardini.
I due volumi saranno presentati alla Statale il 13 gennaio alle 16 nella Sala Napoleonica di Via S. Antonio, da Francesca Ghedini (Università degli Studi di Padova) e da Massimo Osanna Soprintendente di Pompei. Coordinerà Marco Carminati del Sole 24 Ore con una introduzione di Fabrizio Slavazzi, Direttore del Dipartimento di Beni Culturali e Ambientali dell’Università Statale.