Intervista ad Antonella Venza di Luce in Veneto

Intervista

Il distretto Veneto dei sistemi per l’illuminazione

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Il Distretto è sorto per iniziativa del Comune di Piombino Dese (PD), territorio da sempre vocato a tale settore, che nel 2007 il Comune ha promosso la costituzione di una prima Aggregazione di imprese alla quale hanno aderito 12 aziende con lo scopo di sviluppare una piattaforma informatica per la gestione di servizi integrati. Il 15 luglio 2008 nasceva ufficialmente il Distretto Veneto dei Sistemi per l’illuminazione con ben 114 adesioni.

Luce in Veneto Scarl

Nel febbraio 2009, 34 aziende, diventate poi 45, del Distretto hanno costituito un consorzio denominato Luce in Veneto Scarl per dotarsi di una struttura in grado di gestire progettualità e attività. Al vertice del Consorzio c’è un Consiglio di Amministrazione (CdA), composto da rappresentanti delle imprese, che stabilisce le linee strategiche di sviluppo. Coordinatrice è la Dr.ssa Antonella Venza la quale, in questa intervista, ci ha fornito alcune utili informazioni sul Consorzio.

Perché il consorzio Luce in Veneto?

Il Consorzio è stato costituito nel 2009 da parte di un gruppo di aziende della filiera illuminotecnica su iniziativa di Piombino Dese (PD), Comune dove vi è la maggiore concentrazione di aziende di questo settore in Veneto. L’iniziativa è partita dalla constatazione che l’illuminotecnica made in Italy rappresenta un settore di eccellenza della manifattura italiana capace di fondere insieme eleganza, design e tecnologia. La mission del Consorzio è di accrescere la competitività delle imprese venete di produzione e commercializzazione dei prodotti dell’illuminotecnica e aumentare il valore aggiunto di tali prodotti, nell’ambito di un processo di integrazione economica di filiera.

Vuole parlarci brevemente di Luce in Veneto ed i suoi specifici settori di attività e competenze?

Luce in Veneto conta oggi più di 45 aziende concentrate in particolare nelle tre Province di Padova, Treviso e Venezia. Il Consorzio è gestito da un CdA di cinque membri tutti appartenenti al mondo imprenditoriale e promuove azioni strategiche per accrescere la competitività delle aziende aderenti. Lo scopo è quello di avviare progetti di aggregazione tra aziende del settore anche partecipando a bandi a livello regionale, nazionale e comunitario. Le progettualità possono essere ripartite nei seguenti macro-settori: internazionalizzazione, progetti di ricerca e trasferimento tecnologico e formazione.

Come funziona l’attività di ricerca e sviluppo? Come viene gestita all’interno del consorzio Luce in Veneto?

L’avvio di progetti in ambito di ricerca e innovazione tecnologica rappresenta l’obiettivo più ambizioso per il Consorzio a causa, da una parte, della scarsa propensione delle PMI locali ad investire in attività di ricerca e della difficoltà ad affrontare tali tematiche in modo aggregato con alte aziende dello stesso settore e, dall’altra, della scarsa capacità di interagire tra le aziende stesse e il mondo accademico-scientifico. Al fine di definire le proprie strategie in ambito di ricerca il CdA si avvale, periodicamente, della consulenza tecnica di Enti operanti nel territorio, quali Università e Centri di ricerca. Le tematiche emerse vengono, quindi, sottoposte all’attenzione delle aziende per l’individuazione di gruppi di lavoro interessati allo sviluppo delle stesse.

Avete realizzato qualche evento particolare?

Nel 2013 Luce in Veneto ha organizzato una presenza collettiva in occasione della Fiera internazionale più importante del settore, Euroluce di Milano, con un’area di oltre 1.800 quadrati di stand attorno ad un’area comune dove le aziende hanno accolto i visitatori offrendo loro prodotti tipici regionali (prosecco, formaggi e salumi).

Il consorzio promuove i contatti con altri distretti? E con quali azioni?

Luce in Veneto è spesso invitata a convegni organizzati da altre realtà distrettuali o aggregative a livello locale per un costruttivo confronto di mission e strategie elaborate. Nel 2012 Luce in Veneto ha partecipato, in particolare, alla costituzione di una Alleanza strategica tra cluster dell’illuminazione a livello europeo, denominata ELCA, con sede in Danimarca. Obiettivo dell’Alleanza è il rafforzamento della collaborazione tra le diverse realtà, anche in vista della partecipazione a bandi europei di sostegno a progetti comuni di ricerca e innovazione tecnologica. Nel 2013 tale associazione ha portato alla costituzione di un partenariato più allargato che ha presentato un progetto di ricerca, denominato “SSL-erate” finanziato nell’ambito del Settimo Programma Quadro RST.

La fidelizzazione dei clienti viene vista come una delle fasi strategiche più importanti per le imprese. Luce in Veneto come aiuta i soci in questa delicata fase?

A fronte della partecipazione collettiva a fiere di settore internazionali, le aziende hanno deciso di condividere una banca dati di propri clienti e contatti (buyer, punti vendita, distributori ecc…) al fine di realizzare una unica campagna di comunicazione sia prima delle fiere/manifestazioni (inviti, presentazione novità, informazioni sulla fiera) che a conclusione delle stesse. Tale banca dati viene gestita direttamente dal Consorzio e viene progressivamente integrata a seconda delle aree geografiche di interesse.

Luce in Veneto come aiuta le imprese associate che vogliono entrare nel mercato estero?

A seguito della progressiva integrazione delle aziende nelle attività di internazionalizzazione, il Consorzio sta elaborando le modalità per la condivisione di reti vendita all’estero da parte di gruppi di aziende che si presentino con una uniformità nel posizionamento dei prodotti e una complementarietà di tipologie merceologiche.

Avete progetti per avere una maggior visibilità come consorzo?

Prevediamo l’organizzazione di eventi promozionali all’estero, anche in collaborazione con altri distretti produttivi, al fine di portare l’eccellenza della produzione made in Italy in ambito di arredamento e complementi d’arredo.

Quali sono gli obiettivi strategici che Luce in Veneto si è posta per il suo futuro prossimo?

Il Consorzio intende rafforzare sia la collaborazione interna tra le aziende sia la collaborazione con altri cluster a livello europeo per offrire nuove opportunità di mercato.

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